Letti sfatti come gli occhi del pianto
Un’altra notte
scivola veloce fuori dal mio letto
Ed io ad infilarle i
versi nella scollatura profonda
Versi di un uomo
le cui uniche
compagne di letto sono le inquietudini
passeggere o a tempo
indeterminato
quante paure
albergano nel buio del mio inchiostro?
Le notti senza sonno
a leggere Montale
A stordirsi di
armonie perdute
Ad accarezzare il tuo
profilo che non trovo più accanto
A sognare da sveglio
il calore di tutto l’amore che abbiamo assassinato
Ad ubriacarsi di
passato, perché a volte
gli incubi peggiori
son quelli che fai da sveglio.
Il desiderio di
riaverti fosse anche in un gesto o in abitudine
È un peccato senza
redenzione
E portarmi a letto
tutte le altre donne sarà ancora tradimento
Anche ora che nulla
ci lega ancora
Tranne forse soltanto
quei sospiri
gravi figli di quei pensieri strani
che ci sorprendono
ancora insieme e
che ci avvelenano la
serenità di un altro giorno che muore
vedendoci testardamente
lontani.
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